Le bacche di Goji sono i frutti del Lycium barbarum, un arbusto spontaneo di origine tibetana appartenente alla famiglia delle Solanaceae (della quale fanno parte anche le patate, i pomodori, le melanzane, i peperoni e i peperoncini).
Nel 2012 il Ministero della Salute include il frutto nell’elenco delle sostanze e preparati vegetali impiegabili negli integratori alimentari, attribuendo allo stesso un effetto fisiologico di tipo antiossidante. Da non molti anni introdotte nei paesi occidentali, le bacche di Goji hanno suscitato interesse nella comunità scientifica, che ne ha studiato i potenziali effetti benefici per la salute. L’attenzione per il Goji è stata amplificata – non sempre con la necessaria obiettività e competenza – dagli organi di informazione, che ne hanno magnificato le proprietà, tanto da arrivare a parlare di elisir di lunga vita, frutto della longevità.
Un approccio più razionale e realistico ci sembra doveroso. Cominciamo con una considerazione banale: i miracoli non esistono, ma un’alimentazione sana, priva di eccessi, e uno stile di vita corretto (innanzitutto, non sedentario) possono certamente contribuire al prolungamento del benessere dell’individuo; dalle bacche di Goji, come da ogni altro singolo alimento, non aspettiamoci la risposta ai nostri problemi di salute, la panacea di tutti i mali, quanto, piuttosto, un validissimo contributo nell’ambito di un regime dietetico sano ed equilibrato.
Consigli d’uso:
- un cucchiaino di bacche essiccate nel latte o nello yogurt a colazione
- come base per un infuso, versando un paio di cucchiaini in una tazza con acqua bollente e lasciando in infusione per 10 minuti
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