Gli štrukli sono gli štrukli, inutile sforzarsi di definirli nella nostra lingua. Sono l’orgoglio della cucina croata, e di una regione in particolare della Croazia, quella a Nord di Zagabria, che si estende fino ai confini con la Slovenia. Una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e di villaggio in villaggio, che affonda le sue radici in un tempo lontano del quale non si è affatto persa la memoria, alimentata dai racconti delle nonne, fatti di ricordi di vita vissuta in maniera semplice, di cose buone fatte con ingredienti poveri, di gesti rituali. Tradizione che dalle campagne si è spostata in città, fino a conquistare la capitale stessa che ne ha fatto il simbolo indiscusso del patrimonio gastronomico nazionale.
Ma cosa sono gli štrukli e perché la loro preparazione è considerata dai croati una vera e propria arte da preservare con orgoglio? Sono testimonianza storica di ingegno, innanzitutto. Quello di tante massaie di campagna che, in tempi remoti di ristrettezze economiche, hanno saputo ricavare un piatto gustoso da pochi ingredienti, gli unici disponibili. Ma sono anche e soprattutto un piatto poliedrico: questi simpatici fagottini ripieni, infatti, possono essere serviti sia come antipasti che come secondi o, all’occorrenza, come spuntino o, persino, come dessert. Già, perché degli štrukli si conoscono due varianti, quella salata e quella dolce, entrambe a base di formaggio.
Gli štrukli appartengono ai ricordi della mia infanzia. Ogni volta che li preparo, qui in Italia, è un po’ come tornare bambina.
– Branka
- 250 gr di farina "0"
- 250 gr di farina "00"
- 50 ml di olio di semi
- 1 pizzico di sale
- 1 uovo
- acqua calda q.b.
- 800 gr di ricotta di mucca
- 3 uova
- 1 cucchiaio di farina
- 1 pizzico di sale
- 500 ml di panna da cucina
- 250 ml di panna acida
- Setacciare tutta la farina in una ciotola adatta e aggiungervi al centro l'uovo, l'olio e il sale.
- Impastare fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto.
- Dividere il composto in tre parti, spalmando su ciascuna un po' di olio. Coprire con un recipiente capovolto precedentemente riscaldato e tenere così al caldo.
- Lasciare riposare per 30 minuti circa e, nel frattempo, preparare la farcia mescolando in un'altra ciotola tutti gli altri ingredienti (ricotta, sale, uova e, alla fine, la farina).
- Stendere il primo dei tre impasti sopra una tovaglia da tavola ben infarinata adoperando inizialmente un mattarello. Proseguire l'operazione con le mani fino ad ottenere una sfoglia sottilissima, quasi trasparente.
- Spalmare un terzo della farcia sulla sfoglia così ottenuta, quindi arrotolarla sollevando da un lato con delicatezza la tovaglia.
- Tagliare con il bordo di un piatto il rotolo in modo da formare dei fagottini di circa 3 cm l'uno.
- In una pentola, fate bollire in acqua salata i primi fagottini per circa 10 minuti. Continuare con gli altri, sempre evitando di immergerne troppi in una sola volta.
- Togliere i fagottini dall'acqua bollente utilizzando un mestolo forato, sistemarli in una teglia da forno e ricoprirli con i due tipi di panna.
- Infornare e lasciar cuocere per 40 minuti a 180 °C, e, comunque, fino a quanto in superficie non si sarà ottenuta una bella doratura.
Rispetto alla ricetta tradizionale, abbiamo “osato” apportare una piccola modifica per rendere i nostri amati štrukli, se possibile, ancora più appetitosi: abbiamo aggiunto, prima infornare, una spolverata di parmigiano grattugiato…
N.B.: la ricotta utilizzata è quella di Agerola
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